Certo non è meglio perdere.
Ma perché?
Che bisogno esiste di vincere o perdere?
Nessun vanto nell’aver l’ultima parola con uno sconfitto dalla vita, dagli eventi, dalle nostre stesse azioni o dalla sfortuna.
E poi che soddisfazione si può lecitamente provare?
Ottenuto il giusto, la restituzione quando possibile, l’ammissione anche sottintesa cosa ci si dovrebbe aspettare in più?
Nulla, nulla di nulla. Ponti d’oro non solo al nemico che fugge ma anche parole gentili per chi ha perduto, quelle non costano nulla.
Non credendo nella giustizia terrena e neppure in quella divina, della quale non ho prove, non posso giudicare o decretare o condannare, non posso e non ne ho diritto. Se l’ho fatto ho sbagliato.
Ora potrei dire che avemmo ragione, ma non ne abbiamo avuto nulla in cambio, nulla di ciò che m’interesserebbe veramente, nulla.
Ciao, Viz. Sai a chi penso, e me ne dispiace, ma non posso più far nulla.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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