Qui i giorni s’inseguono e qualcuno fatalmente arriva primo. Avvicinandosi al passaggio dal vecchio ieri al nuovo domani si fermano un attimo, oggi ad esempio è avvenuto. Qualcuno non accetta di confondersi nella massa, tra tutti, e allora tesse la sua tela e cattura invariabilmente qualcuno che ricorda. Qualsiasi cosa, non è che sia determinante al collegamento il fatto specifico, purché abbia colpito e lasciato il segno in qualcuno. Potrei fare un elenco come la prima volta che, il matrimonio o la morte di, la partenza per e l’arrivo a, la laurea, la nascita, la macchina nuova o la casa nuova… ma quest’elenco è soggettivo e non è così che funziona. In tutto questo lo specchio assolve ad una funzione speciale, permette di capire che ieri è effettivamente passato. Non pensare sia automatico, lo specchio lo sa fare bene. E si fa aiutare anche dai piccoli e grandi dolori fisici e non solo, ovviamente da ciò che abbiamo perduto, dalle mode e dalla musica, a volte pure dai libri e dai film. Vedi cosa sono costretto ad ammettere, te ne rendi conto? Io spero ancora. Ciao Viz.
Silvano C.©
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