La necessità primaria non è il titolo, è il desiderio di dire.
Non è neppure importante avere cose fondamentali da trasmettere, ma la volontà di farlo.
Il rapporto si mantiene anche quando si è stanchi e si trascinano pochi argomenti perché non è avvenuto nulla di nuovo, conta parlare e serve ascoltare.
Si può ricordare un’esperienza comune, a volte si trasmette un senso di rabbia o di tristezza, non è necessario essere sempre allegri e rilassati, anche se ovviamente aiuta.
A volte immagino che possa capitare di essere scambiati per matti che parlano da soli. Ma lo sanno, quelli che ci pensano matti, quanto sbagliano? Non lo sanno, credono di sapere e capire tutto, e che solo avendo qualcuno davanti o al telefono si abbia il diritto di parlare a voce alta. E allora chi canticchia è scemo perché quando lo fa non gli interessa essere ascoltato e tantomeno vuole esibirsi? A volte, non proprio a voce alta, parlo con te. Evidentemente non ho capito nulla secondo la vulgata comune.
Proprio oggi leggevo di una che non c’è più e ho visto la sua foto. Bella come se potessi averla davanti ancora adesso. Ha avuto una vita difficile ma ha saputo aiutare ed educare. È stata una regina, una bellissima regina, una gatta adottata che ha aiutato tanti piccoli a crescere, prima di andarsene dove tutti andremo.
Magari potrei parlare anche con quella gatta, perché no, e senza avere necessariamente qualcosa di essenziale da dirle, solo salutarla. Ciao, Viz.
Silvano C.©
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