venerdì 3 dicembre 2021

avvento

 Ciao, Viz, è il mese dell’avvento. Era un mese piacevole quando l’attesa era condivisa, non lo è più, perché nel 2016 sei andata via. Da allora si è spezzata quasi ogni cosa anche se nulla sembra finito veramente. Le luci che si accendono sempre più numerose, l’attesa e il ricordo riportano indietro. Provo rabbia, lo ammetto, e anche rassegnazione senza poterci far nulla. 

Mi fa piacere però ricordare una cosa buffa, avvenuta un anno imprecisato, in questo periodo. Regalammo un calendario dell’avvento, come ormai se ne trovano ovunque, con le finestrelle numerate da uno a ventiquattro e in ognuna un piccolo cioccolatino. La tradizione ha origini nordiche, immagino, anche se non ne sono sicuro, e gli amici ai quali lo regalammo ringraziarono. Anche noi avevamo il nostro, forse più di uno, e a partire dal primo di dicembre, ogni mattino, aprivamo la finestrella. Un giorno telefonammo ai nostri amici, non era ancora arrivato Natale, e tra le altre cose ci raccontarono che la domenica avevano avuto ospiti a pranzo quindi avevano aperto la nostra scatola di cioccolatini. Io non capii subito, perché non avevamo regalato nessuna scatola di cioccolatini, capii solo quando mi spiegarono meglio, e dissero che i cioccolatini erano buoni, solo un po' piccoli… Spiegai quale sarebbe stato l’uso corretto di quel calendario, e mi venne da ridere. Pure tu rimanesti stupita della cosa, e sorridesti. Ecco, avvenne questo, tra le cose destinate a restare ma senza alcuna possibilità di entrare in un manuale di storia.

                                                                          Silvano C.©   


    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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