Passatempi

Esiste un’economia fondata sull’inutile ma per alcuni dilettevole, per altri culturale e per altri ancora socialmente insostituibile. Un esempio sono i tanti puzzle con tessere da sistemare per ottenere un’immagine nata integra poi suddivisa e rimescolata. Che senso ha? Mi sfugge anche se ne ho ricomposti a decine con migliaia di pezzi e ancora adesso non ne so spiegare il perché, solo che mi ci sono divertito pur sapendo che era un lavoro inutile. Oppure i cruciverba, cioè la ricerca di parole e il richiamo di nozioni tra le più diverse. Il cervello in tal modo resta attivo, è vero, ma non sarebbe più utile imparare una lingua o leggere un saggio o fare volontariato catalogando dati o sistemando l’archivio per qualche associazione benefica? Anche la socialità ci guadagnerebbe. Passatempo è una contraddizione perché il tempo dovremmo usarlo correttamente e non sprecarlo o buttarlo in attività adatte solo a distrarre per non pensare alle cose serie. So già che rimpiangerò le cose non fatte al momento giusto, mi è già successo quando ho scelto un passatempo invece di quello che sarebbe stato giusto o più adatto. E riempio le giornate con metodo pignolo e sistematico, mantengo la ripetitività e rinnovo la continuità come se il tempo si sedesse ad aspettare i miei comodi, o rispettasse semplicemente le mie paure. Ho bisogno di ritrovarti in alcuni gesti quotidiani, e non sempre ti fai trovare, ammettilo. Probabilmente è il modo che utilizzi per farmi capire, ma credo di avere la testa dura. Ciao Viz.

                                                                          Silvano C.©  

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