Se c’è una cosa che non riesco a deglutire è la
divisione tra persone animate da identiche aspirazioni ideali, unite da una
visione di società solidale, vicine ai valori umani di rispetto per chiunque,
comunque sia nato, e spinte dalla ricerca di annullare le differenze di censo e
di ogni altro impedimento al pieno sviluppo delle potenzialità di ognuno.
Di questa tragica campagna referendaria, che
vivo malissimo vedendo le accuse reciproche di essere in malafede, sciacalli,
scorretti e chi più ne ha più ne metta io mi sono stancato.
Non mi stupisce più di tanto chi non si
riconosce in una ideale sinistra, e non mi fanno male quelli che hanno idee
diverse dalla mie ma si riconoscono nella Lega, nella Destra o nel Movimento
5stelle. Loro la pensano diversamente, ma non mi feriscono.
È la galassia in continua evoluzione centrifuga
della sinistra che mi fa paura, che mi toglie la serenità, e nella quale, per
il semplice fatto di appartenervi, mi rende avversario di altri che vivono
nella stessa galassia. Tutti in buona fede, sia chiaro, tutti animati dagli
stessi principi.
Ed allora ecco la mia inutile ed illusoria
provocazione. Ma perché tutti non entrano in massa nel maggior partito attuale
che ha ereditato questi ideali ed in parte li sta distruggendo con una condotta
miope? L’Italia è e resterà a lungo un paese nel suo complesso di destra, ma se
la sinistra fosse compatta e si riconoscesse sotto una sola sigla e non si
dividesse all’infinito forse avrebbe un suo peso.
La minoranza più a sinistra del grande partito
non sarebbe più tanto minoranza, avrebbe altre forze, conterebbe su altri
numeri. Lo stesso segretario non è detto che potrebbe rimanere a lungo
l’attuale e dovrebbe piegarsi all’opposizione interna molto più forte ed
agguerrita, più attenta agli umori delle persone che vivono ogni giorno i
problemi di tutti.
Sarebbe bello se l’opposizione al partito non
venisse da fuori, insomma, ma da dentro, a infastidire chi vorrebbe una certa
linea politica, ad accettare alcuni compromessi per ottenere però uno
spostamento reale a sinistra della linea generale.
Ma sono solo un illuso. Non capirò mai perché
ci si vuole dividere a tutti i costi, e così facendo, alla fine, offrire la
vittoria politica alla destra su un piatto d’argento, al di là di quello che
potrà succedere dopo questo referendum.
L’umiltà di voler cercare il dialogo e di non
arroccarsi su posizioni ritenute indiscutibili non è merce molto comune, lo so,
e non sono per nulla ottimista.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie
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