Ercole
I d’Este era duca della capitale estense da poco più di ventotto anni la mezzanotte
del 23 agosto del 1499, e per quell’ora precisa era previsto che Marte sarebbe
stato nascosto dalla Luna.
A
Ferrara probabilmente non associarono all’evento attenzioni speciali, anche se
già il predecessore di Ercole, Borso d’Este, nel 1469, aveva fatto affrescare
la sala maggiore di Palazzo Schifanoia con raffigurazioni dei mesi dell’anno
indicati con i rispettivi segni zodiacali, a dimostrazione che l’astronomia-astrologia
era un interesse comune ai signori della città.
La
particolare disposizione planetaria nel nostro sistema solare sembra però
essere stata di aiuto ad Amerigo Vespucci, che in quel momento si trovava in
Venezuela, per poter risalire all’esatta longitudine della sua posizione sul
nostro globo terrestre.
Intuizione
del navigatore, fortuna di avere a bordo le tavole astronomiche, posizione di
Ferrara su un particolare meridiano e forse altro ancora contribuirono a
determinare la longitudine del Venezuela.
Ora
non ho certezza che gli avvenimenti siano andati veramente così, forse è
leggenda o forse no. Sicuramente ha contribuito il diario di Vespucci a far
nascere questa storia, che per alcuni non è del tutto attendibile, ma la
curiosità rimane.
La
storia documentata da fonti certe dice che a Ferrara, in quel periodo, erano
già stati accolti gli ebrei sefarditi in fuga dalla Penisola Iberica, che aveva
preso corpo l'Addizione Erculea e che Ludovico Ariosto si accingeva ad assumere
incarichi importanti per il ducato estense, nell’attesa di far conoscere il suo
Orlando Furioso, che in questi giorni viene ricordato dopo 500 anni dalla sua
prima pubblicazione presso il Palazzo dei Diamanti.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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