venerdì 4 novembre 2016

treni velocissimi e vuoti




Corrono verso il futuro, ma non lo possono raggiungere, quello si sposta sempre un po’ più in avanti.

Anche il veliero vorrebbe raggiungere la linea che separa il mare dal cielo, ma quella si allontana.

Pure io vorrei il futuro, metterci dentro il mio bagaglio di passato e presente che desidero salvare, ma il Tempo mi prende in giro se mi azzardo a fargli la richiesta.

E così i treni sempre più veloci, esclusivi e per pochi vanno avanti, lasciando dietro di loro altri treni, meno veloci, meno vuoti, più carichi di umanità dolente, di sogni irrealizzati, di delusioni e rancori.

Siamo quasi ai due estremi di ogni logica sociale.
La velocità massima pensabile, quella della luce, irraggiungibile per tutti.
La lentezza esasperante, deludente e mortificante, assassina, per la massa infinita incatenata sul posto, impossibilitata a muoversi in avanti anche di un solo passo, di un solo metro, di un respiro.
Ed in mezzo, in un luogo qualsiasi, noi, tutti noi, che il futuro lo abbiamo, che abbiamo il passato, e viviamo il presente.

E vorremmo andare velocissimi, ma non troppo.

                                                                                                                            Silvano C.©   

(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

1 commento:

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