Siccome
fosse
Voce recitante: Ugo Maria Inerpicato degli
Arazzi
Musica: Ugo Maria Inerpicato degli Arazzi
Scena: Ugo Maria Inerpicato degli Arazzi
Testo: Ugo Maria Inerpicato degli Arazzi
Regia: Ugo Maria Inerpicato degli Arazzi
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Atto unico -
Ebbene, voi che pensate, che io sia impazzito?
L’Arazzi dei pazzi meditate? E allora siete savi voi, che siate savi e
compiaciuti, voi, guidati da pietà o ragione, d’integro intelletto e assidui
delle strade sicure.
Io mi perdo nelle vie più larghe e battute, mi
lascio distrarre dai mille stimoli che offrono, soffro di solitudine tra la
folla e vedo ovunque la bellezza che esclude, la ricchezza ostentata e volgare, la
grazia inarrivabile, il dolore dal quale rifuggo e le miserie, le miserie, le miserie
infinite e tremendamente umane.
Mi vedete stanco, senza l’energia di un tempo? E
voi pensate forse d'essere eterni? Sono Ugo, per mio padre, e Maria, per mia
madre. Degli Arazzi per decaduta nobiltà, ormai un vezzo, lo confesso, ma
dentro lo sono, eccome se lo sono. Inerpicato per merito di mia nonna, per suo
grande merito. A lungo ho nascosto questo nome col quale mi chiamò solo lei,
ed ora non saprei neppure dirvi perché così decise. Lascio a voi ogni ipotesi e
solo aggiungo, ad onore del vero e come ausilio, che come tutti i ragazzini amavo
molto gli alberi, quelli carichi di frutti aspri ed ancora acerbi. Fui ragazzino,
certo, ed avevo l’energia perpetua di chi non dorme mai oppure crolla all’improvviso
per poi ricominciare, in un’infinita girandola di silenzi e grida, di ginocchia
sbucciate e scoperte essenziali.
Tu che ora mi guardi con divertimento, cosa ti
fa sorridere? Ti rivedi un paio di decenni fa, immagino, perché la tua è stata
certamente una vita unica, come la mia, o come quella della signora accanto
alla quale ti trovi a sedere. Io sono Inerpicato, ma tutti lo siamo, rifletti. O
lo siamo stati almeno, per una stagione più o meno breve. Quella stagione che si
imprime, indelebilmente, e poi passa, lasciandone il ricordo. Per 7 anni fui in
quel luogo, per i successivi 9 mi spostai, di poco, poi ancora via, per vari
anni, sempre pochi, a volerli contare, eppure densi, pregni, inestricabili. Non
ti dirò di quel luogo dove iniziò, solo devi sapere che ora è mutato. Sono
mutati tutti gli altri, poi, eppure il tempo scorreva con velocità diverse, è
questo che mi stupisce ogni volta, e non dire che tu non lo hai notato. Se ciò
non è avvenuto, ancora, ringrazia la fortuna.
Non vi racconto nulla? Dico cose senza un senso
compiuto, senza un filo logico, e non capite dove intendo arrivare? È esattamente
così. Il vero senso è il non senso. La regola è che non c’è regola. Domani questo,
se mi capiterà di ripeterlo, lo esprimerò con altre parole, forse dimenticherò
completamente una cosa importantissima, o magari aggiungerò osservazioni
geniali che oggi, per voi, non ho pronte. Non vogliatemene, perdonatemi anzi di
avervi delusi. Io vorrei sparire nel momento della mia massima espressione,
celarvi la decadenza inevitabile, non lamentarmi mai delle ingiurie, come un
beota allegro in una festa cronia. Vorrei saperlo però quando sarà il momento. Questo
è difficile capirlo, non è il destino di tutti.
Ed ora, prima di lasciarvi tornare finalmente alle
vostre abitudini, due sole parole sulle note che avvertite in sottofondo. Le ho
rubate, non sono musica mia, anche se così ho scritto in quanto avete letto.
Siccome fosse però. Fingete sia mia. La musica, le note e tutto ciò che ci fa
sognare, anche se arriva da altri, diventa nostra, ed è solo così che ci
colpisce, si fa largo ed occupa uno spazio dentro di noi. Allo stesso modo è
vostra, esattamente allo stesso modo, ma soltanto se anche a voi regalerà quelle
emozioni, o altre.
Quindi rispetto la promessa di brevità. Ciò che
ho detto sparirà, e se non succederà sarà diventato vostro. Grazie, allora. È la
sola cosa che mi resta da dirvi.
(inchino, sipario… )
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
non dico di no, ma in questo momento non ho tempo per nulla o quasi...grazie, però, sei gentilissima, Monica... Silvano
RispondiEliminaWordPress ha regole sue... io non mi ci trovo... non so che dirti...solo che mi spiace, e grazie, in ogni caso...
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