mercoledì 17 febbraio 2016

...finalmente liberi

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Tempi moderni - Chaplin
È giunto alfine per l’intera umanità un periodo di radiose conquiste, di lento, progressivo ed inarrestabile distacco dal lavoro manuale (che viene svolto dalle macchine) e di una disponibilità sempre maggiore di tempo libero a vantaggio di tutti. Rimangono ancora Paesi nei quali alcuni uomini sottopagati e senza diritti producono ogni bene per chi se lo può comprare, ma il progresso non si può fermare. Qualcuno li chiama nuovi schiavi, ma tra non molto non serviranno più neppure loro.

Si lavora di meno e le macchine, unite alle innovazioni portate dalla rete (la nuovissima rivoluzione globale) hanno preso il controllo di attività per le quali un tempo servivano tanti operai e molta fatica. Un successo clamoroso è dato da Instagram, che gestisce le fotografie digitali, pare, con soli 13 addetti, mentre un tempo la Kodak sprecava risorse utilizzando ben 140 mila dipendenti. 

La stessa cultura in rete è affidata al volontariato di Wikipedia, con voci che reggono il confronto in molti casi con quelle di altre enciclopedie molto più blasonate e, grave problema, curate da specialisti pagati per questo (salvo alcune eccezioni, perchè ad esempio la stessa Treccani on line si avvale di collaboratori volontari non pagati). In altre parole invece di dare il giusto compenso a dottori, professori e studiosi esperti in ogni campo del sapere, è molto meglio avere una fonte gratuita ed abbastanza autorevole grazie a migliaia di utenti che lavorano senza percepire alcun compenso, al massimo qualche soddisfazione molto limitata.

Al lavoro non ci si va più spostandosi, ma si utilizza il telelavoro, rimanendo comodamente a casa propria, magari pure senza stipendio, perché intanto il contratto si è trasformato da dipendente con tutti i diritti (ferie, pensione, malattia e garanzie diverse) a collaboratore esterno (del resto se stai a casa non puoi dire di essere in sede, no?)

Anche l’insegnante si può sostituire, con programmi elaborati appositamente, e non è necessario avere fisicamente un umano che si è preparato per anni allo svolgimento di un’attività per la quale bastano un computer ed una connessione. Lo stesso vale per gli alberghi (e tutti i dipendenti). Molto più semplice affittare una calda ed accogliente casa privata con la semplice App, non pagare tasse e spendere pochissimo piuttosto che utilizzare una fredda ed anonima stanza di albergo, magari di livello medio-basso. Identico discorso per i tassisti. Che senso ha pagare un professionista soggetto a regole e controlli quando un impiegato ti può benissimo dare uno strappo a metà prezzo nel suo pomeriggio libero da altri impegni, usando ovviamente la giusta App?

Noi esseri umani poi siamo invadenti, sporchi, emigriamo e diamo fastidio in Paesi molto più evoluti e civili di quelli dai quali solitamente fuggiamo. Giustamente qualcuno inizia ad indignarsi di tutto questo andare all’indietro dell’orologio della storia, perché il nostro obiettivo è raggiungere la libertà, la completa libertà, l’immaterialità.

Oggi è il distacco dalle cose a simboleggiare la libertà che ci aspetta. Non ha senso avere denaro reale, e sufficiente quello virtuale, e le banche del futuro saranno le banche dati, non quelle che, con impiegati pagati inutilmente, si annoiano ad ascoltare i clienti. Nei supermercati, dove ancora si comprano generi di primo consumo, si punta sempre di più sui sistemi di pagamento self, eliminando lunghe code alle casse. La carta dei giornali e dei libri diventerà meno necessaria. Prima di tutto è bene iniziare a leggere meno, ma poi non servirà comprare giornali o libri, basteranno i blog, i social, i siti informatissimi sui vaccini, sui complotti ai nostri danni e su ogni tema che ci deve interessare. Il resto è tempo perso, è voler pagare sedicenti professionisti per svolgere un lavoro che ogni ragazzino smanettone può realizzare in tre minuti di navigazione mirata ai suoi interessi.

Resta un ultimo passaggio, nel quale si incontra una resistenza forte per il suo superamento.
Dobbiamo iniziare ad essere meno legati ad oggetti come auto, vestiti, medicinali, pomodori, pane e altre simili retaggi novecenteschi. Quando ce ne distaccheremo definitivamente il riscatto sarà ultimato. Nessun essere umano sarà più pagato un euro al giorno per raccogliere frutta e noi tutti, finalmente, saremo liberi e, appunto, immateriali.

                                                                                                        Silvano C.©   

(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

1 commento:

  1. Ci penso da tempo a wordpress (una paio di anni, quasi), ma non mi sono mai deciso...sono su troppe piattaforme e con troppi account...mai dire mai però... e intanto grazie, Monica...

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