Se 95 centesimi ti sembrano tanti, troppi, per
spedire una semplice lettera o una cartolina, se protesti perché il postino ora
passa solo a giorni alterni e se, purtroppo, molti uffici postali chiudono,
riducendo il servizio ed il personale, con danni evidenti per chi ha bisogno delle poste anche nei piccoli centri isolati non hai torto.
Tuttavia non hai neppure ragione. Io non
difendo le scelte governative che penalizzano i servizi pubblici, tutti, spostandoli
sempre più verso una gestione privatistica che segue maggiormente chi ne
avrebbe meno bisogno e dimentica i ceti medio bassi, e vincola questi servizi, che dovrebbero essere
pubblici, ad un bilancio di puri costi e ricavi, snaturandoli.
Io non difendo il governo in queste scelte, e
neppure il mercato, che tuttavia fa il suo lavoro secondo le leggi, appunto, di
mercato. Io ti faccio solo poche domande. Quando è stata l’ultima volta che hai
spedito un pacco postale con le poste italiane e non con un privato? Quando hai
mandato una raccomandata o una semplice lettera e non una mail o una PEC? Quando
mi hai mandato una cartolina da Venezia, o da Pisa, o da Ferrara, invece di un
semplice saluto col tuo cellulare intelligente con sullo sfondo la torre che
pende?
A questo punto, per favore, se vuoi che le
poste tornino a dare un servizio, usa i servizi postali. Se vuoi che una
libreria non chiuda compra libri. Se vuoi che i centri non muoiano compra nei
negozi del centro e non nelle periferie commerciali. Se vuoi che i fotografi
non abbassino le saracinesche per sempre falle stampare, le foto, su carta. Se
non vuoi essere invaso da cucine improbabili e senz’anima, torna a cucinare
come una volta lo facevamo, in Italia, ammirati ovunque nel mondo. E se vai a Venezia mandami una cartolina.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.