Ho
visto la luna... ho visto i suoi monti ed i suoi mari... e le navi che li
solcano, ed i porti, e le città...
Non
ci volevo credere, ma l’ho vista, te lo garantisco, ed esattamente come ti
dico, ma lascia che ti racconti. Ho visto solo la sua faccia rivolta verso di
noi, è evidente, e con un mezzo obiettivo e scientifico quale solo un
telescopio può essere, anche se comprato di seconda mano in un mercatino del
riciclo e dell’usato, che fa tanto ecologista e consumo consapevole. Quando
l’ho pagato, non poco a dire la verità, sullo scontrino era stampata la frase,
non so quanto legale, che la merce comprata non si cambia per nessun motivo, e
che quindi io ero consapevole di questa condizione ed avevo controllato
ampiamente l’oggetto poi acquistato. Certi commercianti sarebbero da inventare
se non esistessero già. E poi tu
spiegami come posso controllare un telescopio, adatto per osservare il cielo
notturno, alle undici di mattina. Un po’ ho tentato di guardare una casa
lontana, attraverso i vetri sporchi del capannone-negozio, ma poi ho rinunciato.
Vedevo addirittura dentro una finestra di quella casa, e una donna che si
muoveva dietro i vetri mi faceva venire le vertigini. Camminava a testa in giù.
Me lo sono preso perché era l’unico pezzo, perché pur costando abbastanza era
sempre poco più di un terzo del prezzo che avevo visto in un negozio di ottica
del centro, e perché dovevo comprarmi un regalo di Natale che mi sarebbe stato
incartato a casa. Sono talmente rompiscatole che i regali me li compro io e poi
me li incarta chi mi vuol fare il regalo.
i suoi monti ed i suoi
mari, e le navi che li solcano, ed i porti, e le città. Ho visto zone abitate e
zone aride. E grandi oceani, pieni di acqua. Ma sulla Luna non c’è acqua, mi pare.
Quindi? Quindi non capivo. Ho girato la ghiera, di una tacca, e non ho visto
differenze. Poi di due, ed ancora nessuna differenza. Al terzo movimento ho
avuto l’impressione che la Luna si spopolasse. Sempre più strano, ho pensato. Ho
mosso la ghiera, di una tacca alla volta, e stavolta il cambiamento era
evidente. La Luna si spopolava. Le città si riducevano, e le navi diventavano
sempre di meno, a solcare i mari.
Sono
tornato in casa, senza idea di cosa mi capitasse e di cosa stessi vedendo. Non ne
ho parlato con nessuno, e poi, quando è stato il momento, sono andato a letto. Non
ho fatto in tempo a stendermi che ho avuto una specie di intuizione, e non ho
potuto che alzarmi, con la scusa di dover andare in bagno.
Mi
sono rivestito, era tardissimo, tuttavia sono uscito di nuovo col telescopio. La Luna
si era spostata, verso ovest, ma sono riuscito ad averla di nuovo al centro del
mio campo visivo, ed ho iniziato a guardare ancora la sua superficie. Poi ho
iniziato a muovere la ghiera, ancora, tacca dopo tacca. E la Luna ha continuato
a spopolarsi, sino a quando non vi ho trovato traccia di città, o di porti e di
altre costruzioni umane. Se era come pensavo era semplicemente impossibile. Eppure
non trovavo altre spiegazioni. Per curiosità mossi poco a poco la ghiera sino
all’ultima posizione e rimasi incantato a vedere una posizione del tutto nuova
di oceani e di terre emerse. Poi, prima di decidermi di tornare a letto, ho
riportato l’anello nella posizione di partenza, x1, ho ritrovato la
rassicurante e caotica situazione odierna, ho osservato la nostra immagine
riflessa ancora un paio di minuti e poi sono tornato in casa, trasformato in un
blocco di ghiaccio e col telescopio sotto il braccio.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
io e te, Elio, siamo due singolarità, talvolta speculari, perchè la Luna è uno specchio...e pure io faccio tesoro di quello che mi scrivi...
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