La
cerimonia prende il sopravvento, reclama le sue regole, per un po’.
Ma
subito dopo:
La libertà non è star sopra un albero non è neanche avere un'opinione. La libertà non è uno spazio libero libertà è partecipazione.
La libertà non è star sopra un albero non è neanche avere un'opinione. La libertà non è uno spazio libero libertà è partecipazione.
Se e quando moriremo, ma la cosa è insicura, avremo un paradiso su misura, in tutto somigliante al solito locale, ma il bere non si paga e non fa male. E ci andremo di forza, senza pagare il fìo di coniugare troppo spesso in Dio: non voglio mescolarmi in guai o problemi altrui, ma questo mondo ce l'ha schiaffato Lui. E quindi ci sopporti, ci lasci ai nostri giochi, cosa che a questo mondo han fatto in pochi, voglio veder chi sceglie, con tanti pretendenti, tra santi tristi e noi più divertenti, veder chi è assunto in cielo, pur con mille ragioni, fra noi e la massa dei rompicoglioni....
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.