Nessuno mi ha attaccato, almeno di recente, mi arrendo solo per stanchezza. Non so se è onorevole o se dovrei evitarlo, magari è solo la nuvola che passa e che quando se ne andrà mi farà scordare l’intento. Mi stanca discutere anche se un tempo la consideravo una questione irrinunciabile. E tendo a non ascoltare più alcuna discussione altrui, in nessun campo. Brutto segno, non saprei dire. Vorrei evadere e ritrovarmi altrove, su una spiaggia soleggiata e col mare azzurro davanti senza nessuno che parli la mia lingua, e avvertire come suoni le parole attorno, provando solo grande calma e tranquillità. Se penso a litigate memorabili tra me a altri, se ci penso, immagino che alcune avrei potuto risparmiarmele. Altre hanno dato frutti, non lo nego, ma sono state difficili, mi hanno assorbito energie, e adesso non ne ho più. Sono stato aggressivo inutilmente e a sproposito, anche con chi amavo, magari non fosse stato così. E lo sono stato anche con chi mi ha risposto con lo stesso tono, sbagliando entrambi e offrendo un’immagine della quale poco dopo mi sono vergognato. E così la mia resa, forse temporanea, ha lo scopo di fuggire attriti e rimandare impegni. E, cosa della quale sono consapevole, penso di passare da un errore all’altro.
Silvano C.©
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