Da molti anni sono solito
comprare le calze non un paio alla volta, ma diverse assieme, e quasi sempre,
in quell'occasione, della stessa tipologia e colore. Così le mie calze non sono tutte uguali tra
loro, non l’identico colore ad esempio, ma alcune sì. Succede poi che, indossandole,
lentamente si consumino e che quindi ogni tanto una di queste sia talmente lisa
o bucata da finire nell’indifferenziata. La compagna così rimane sola, e io non
me la sento di buttarla. La metto tra le altre calze spaiate, non tante ma sufficienti
da consolare e non far sentire sola chi ha perduto l’altra del paio. E poi
succede, è naturale, che un’altra calza che intanto ho continuato a indossare arrivi
alla fine e pure lei vada nell’indifferenziata lasciando per sempre la sua
compagna. A questo punto, qualche volta, avviene una magia. Tra tutte le calze
scompagnate ne trovo una che aspettava quel momento e, immagino con
soddisfazione, ritorna a far parte di un paio e può riprendere ad accompagnarmi
quando esco a far due passi. Sa di non essere una calza nuova, so che lo sa. Sa
che non l’aspetta una vita lunghissima ancora, ma intanto è tornata, e questo è
quello che conta. Cosa possa significare tutto questo non lo so, in fondo si
tratta solo del racconto di quanto avviene in un cassetto, inutile pensare che possa
sottintendere altro. Intanto un altro Natale è passato. Ciao Viz. Un sorriso. Sempre
un sorriso.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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