martedì 26 dicembre 2023

Piccola storia di un cassetto e delle calze che ci stanno

Da molti anni sono solito comprare le calze non un paio alla volta, ma diverse assieme, e quasi sempre, in quell'occasione, della stessa tipologia e colore. Così le mie calze non sono tutte uguali tra loro, non l’identico colore ad esempio, ma alcune sì. Succede poi che, indossandole, lentamente si consumino e che quindi ogni tanto una di queste sia talmente lisa o bucata da finire nell’indifferenziata. La compagna così rimane sola, e io non me la sento di buttarla. La metto tra le altre calze spaiate, non tante ma sufficienti da consolare e non far sentire sola chi ha perduto l’altra del paio. E poi succede, è naturale, che un’altra calza che intanto ho continuato a indossare arrivi alla fine e pure lei vada nell’indifferenziata lasciando per sempre la sua compagna. A questo punto, qualche volta, avviene una magia. Tra tutte le calze scompagnate ne trovo una che aspettava quel momento e, immagino con soddisfazione, ritorna a far parte di un paio e può riprendere ad accompagnarmi quando esco a far due passi. Sa di non essere una calza nuova, so che lo sa. Sa che non l’aspetta una vita lunghissima ancora, ma intanto è tornata, e questo è quello che conta. Cosa possa significare tutto questo non lo so, in fondo si tratta solo del racconto di quanto avviene in un cassetto, inutile pensare che possa sottintendere altro. Intanto un altro Natale è passato. Ciao Viz. Un sorriso. Sempre un sorriso.

                                                                                                            Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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