Scriverlo, dirlo o anche solo pensarlo
non mi piace, ma è l’ottavo. Questo succede a chi resta: si conta e, talvolta,
si cerca di mettere in ordine secondo quanto la memoria restituisce. Si deve
fare ma si dovrebbe evitare, non so quale sarebbe la cosa giusta. C’è una
costante contraddizione in ogni singola idea legata a tutto questo. Mi comporto
come se tu ci fossi e non ci sei, ma mi comporto anche come se tu non ci fossi,
e ci sei. Un’informazione nuova non aiuta a chiarire più di prima, ma in ogni
caso non è la chiarezza ormai che cerco, a quella ho rinunciato e vivo in parte
come viene o dandomi da fare per cose non tutte necessarie. Creo abitudini che
resteranno per un po'. Non sarebbe esatto dirlo così perché queste ripetizioni
si presentano naturalmente e generano assuefazione, non sono frutto di
iniziative particolari o scelte del tutto libere e tantomeno creative. Ecco un altro
Natale. Ciao Viz. Un sorriso. Sempre un sorriso.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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