Amici reali, conosciuti fuori e prima dei social, e amici virtuali, magari conosciuti prima sui social e poi incontrati o sentiti solo al telefono, amici con un diverso significato attribuito alla parola, ma in qualche misura sempre tali. E come tutti soggetti alle cure del tempo, che non lascia passare un solo giorno senza segnarlo e tenerne conto per poi, arrivati alla fine, chiedere la restituzione di ogni cosa, ricordo a parte. E così, uno dopo l’altro, mancano. Inizio a non saperne più il numero, e so che non diminuiranno, sino a quando anche a me toccherà. Dopo che ne so, non ne ho idea, dopo arriverà a chiarire finalmente, o a rendere inutile ogni idea presente. Ci sono persone che avrei potuto incontrare e non lo posso più fare. Di alcuni ho letto libri, ho seguito le vicende da lontano, ho avuto notizie. Siamo esattamente come le foglie in questa stagione, le foglie dei platani e di altri alberi che conosco. Chissà come saranno le foglie della prossima primavera. Ciao, Viz.
Silvano C.©
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