Mi sembra che un tempo vivevo in
case gelide e non mi sembrava impossibile, i vetri diventavano opere d’arte grazie
ai disegni del gelo e le stanze non avevano alcun riscaldamento, salvo la
cucina dove stava il camino o la stufa. Il caldo del fuoco faceva piacere ma
non era indispensabile in ogni momento. La superficie dei fossi aveva lastre di
ghiaccio sopra l’acqua, brina e galaverna e rametti ricoperti di ghiaccio
resistevano per molte ore al giorno. O per più giorni. Non era un mondo
migliore, sarei stupido a pensarlo come a un’età dell’oro perduta, era meglio e
peggio a seconda dei vari aspetti che ricordo. Avevo l’impressione però che il
domani avrebbe portato un miglioramento. Ecco, questa credo sia la cosa più
importante di quegli anni. Mi servirebbe il tuo sorriso, Viz, ora.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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