La prima neve è già caduta, questa è la seconda e altre nevi verranno. Tu sorridevi quando cadeva se non dovevi guidare, e metteva allegria pure a me. Del resto mi è sempre piaciuto guidare sulla neve, quando ero molto più incosciente di adesso. Con le catene o con le gomme chiodate, a volte solo per slittare su un piazzale. Ora la vedo molto più come un fenomeno atmosferico, fonte di disagi e di potenziali pericoli. Si invecchia, e l’alternativa la conosci benissimo, non c’è partita. Comunque vada si arriverà a perdere l’ultima mano. Quando nevicherà tra cento anni come sarà il nuovo mondo? Noi non ci saremo, Augusto già da anni non c’è più, restano le sue canzoni e la sua voce registrata. Ci piaceva Augusto, lo abbiamo visto, e ora nevica. La memoria mi fa scherzi, ne sono certo. Seleziona per me. Mi fa rivedere cose belle e cose brutte, mi fa pentire e vergognarmi ma anche sentirmi in qualche modo rassicurato. Inutile spiegare a te che lo sai meglio di me, meglio lasciar cadere la neve e lasciar passare i pensieri, belli e brutti, come vengono. Ciao, Viz.
Silvano C.©
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