Dei consigli non so che farne. Intendiamoci,
sono utili, spesso dati in buona fede e per aiutare, ma serve una rilettura per
capire se sono applicabili. E subito dopo è doverosa una presa in carico di
ogni responsabilità in merito. Se agisco sono responsabile di quanto faccio,
non conta che a consigliarmi di farlo sia una persona che stimo, che giudico
seria e vicina, che mi sembra abbia ragione. Devo verificare, capire,
approfondire, magari fare domande a chi mi ha consigliato e anche ad altri. In passato
ho commesso l’errore di dare consigli che poi sono stati ascoltati, in parte
fraintesi forse, e poi sono stato accusato da chi questi consigli li aveva
seguiti e mi dava la responsabilità delle conseguenze. E lo stesso ho fatto
ascoltando consigli altrui, sbagliando a fidarmi e cascando in situazioni al
limite del drammatico che poi ho pagato duramente. Delle mie colpe non ne
tolgo alcuna. Sono un bagaglio personale che non posso alleggerire ma
semplicemente evitare di incrementare ancora, ché poi non saprei più reggere. Di
pochissime persone potrei dire che mi fido ciecamente per ogni punto di vista,
o per quasi tutti. Potrei citare alcune parole chiave per inquadrare il tema,
messe alla rinfusa, non necessariamente generalizzabili: affetto, fiducia, gratitudine,
attenzione, responsabilità, maturità… e poi altre ancora, ma mi fermo qui. Ciao
Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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