Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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Osserva e non esprimere giudizi o commenti.
Davvero credi che la tua opinione conti così tanto da doverla comunicare?
Come li chiamano adesso quelli che hanno inventato la professione di influenzatori, sì, hai capito, quelli, anche se a me fanno venire in mente gli untori.
Sono tanti coloro che per denaro tentano di farti credere di tutto: che si può vivere bene con niente, che se compri quell’oggetto poi sarai felice, che se entri in quel locale farai beneficenza, che se cambi gestore risparmierai, che se li voti la società sarà più giusta e tu ne avrai beneficio, che se studi capirai, che qualcosa è per sempre…
Meglio tacere, credo. Raccogliere i pensieri, metterli in ordine, catalogarli per genere e umore, scartare quelli più neri e buttarli nell’indifferenziata, conservare gli altri in contenitori stagni in modo che non subiscano modifiche col passare del tempo. Se qualche parola tenta di sfuggire usare immediatamente il retino apposito per riacciuffarla e metterla a posto.
Ecco la sintesi di oggi.
Mi chiedi se io per primo osservo queste indicazioni, queste perle? Ma quando mai. Sai com’ero, come sono e probabilmente come resterò. Ciao Viz. Un sorriso. Sempre un sorriso.
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C’è sempre un modo di vedere con ottimismo. Non è necessario indossare occhiali particolari, questa cosa è legata ad una canzone, è poetica, ma non mi risulta realizzabile. Non serve neanche il pensiero laterale, anche se magari può aiutare e male non fa. Pensavo in realtà al restare dietro le quinte e, malgrado questo, prevedere che qualcosa succederà pur restandone esclusi. Non è possibile essere presenti in ogni occasione, lo so bene anche se poi casco in tranelli logici dai quali non so uscire. Tu ci sei e non ci sei, ho detto tutto su questo e non aggiungo nulla, ne parlo da troppo tempo perché non sia evidente. Accettando di non essere presente perché non è previsto sono tuttavia in grado, almeno un po', di predisporre qualcosa perché un momento di festa possa riuscire meglio. Sono bravo in questo, lo sai, è una dote nella quale non serve che finga modestia. Non sono sempre in vena o disponibile ma quando mi viene il desiderio, l’ispirazione o il suggerimento, allora so preparare quello che serve. Diciamo che la vedo come una festa sospesa, un po' come pagare per qualcuno che verrà dopo, e non potrebbe permetterselo, un caffè al bar. L’idea è questa. Ciao Viz. Un sorriso. Sempre un sorriso.
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E ora qualcosa di completamente nuovo, mai visto prima, mai descritto né immaginato. L’essenza dell’assolutamente impossibile sino ad una frazione di tempo subito precedente. Ciò che non esisteva e, forse, non esisterà mai più. lo vedi? Se lo vedi taci e non dir nulla, si rovinerebbe la sua magia, perderebbe il suo valore senza stima. È personale, non ama la ressa e la condivisione, non appartiene alla tradizione, e anche accennare alla semplice sua esistenza lo esporrebbe a un rischio che lo potrebbe svalutare. Niente Tangram, nessuna aurora australe o boreale, nessun viaggio reale o invisibile, nessuna grande festa con amici perduti o lontani, niente rimpianti per un tavolo con i segni delle unghie dei gatti e per i profumi di cucina, non si tratta di piccole o grandi luci, non si toglie da nessuna scatola, è semplice ed incredibile. Tanto incredibile che mi fermo qui, Viz. Un sorriso. Sempre un sorriso.
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A Firenze, come altrove, uscire la sera di Capodanno non è cosa da prendere alla leggera. Occorre valutare, prenotare, informarsi, e accettare anche di arrangiarsi per superare gli immancabili imprevisti. Di giorno, fatte salve le chiusure particolari legate al periodo festivo, le cose possono anche funzionare. Quella sera unica all’anno invece no. Andammo senza prenotazione in un locale senza pretese che faceva anche servizio pizzeria. Ci accolsero con l’ordine tassativo di lasciare libero il tavolo alle ventuno. Meglio di niente, visto che fuori era gelido. E poi andammo in una sala cinematografica, quella non aveva bisogno di essere prenotata, a quei tempi. Non ricordo quale film vedemmo. Oggi non so cosa succederebbe. Tutto cambia. Tu sei partita prima del previsto. Io resto a comportarmi da pirla come sempre. Ciao, Viz. Un sorriso. Sempre un sorriso.
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