Ma potrebbe anche andare peggio.
Non conoscendo domani resto a oggi e ricordo ieri. Tento di mantenere un contatto con l’altroieri ma poi mi confondo e ci costruisco sopra cose che non c’erano prima. Ricordo una spiaggia con forte vento e fredda anche in agosto, una spiaggia dove i fortunati sembra che trovassero ambra. Noi no. Noi non trovammo ambra ma fortunati lo fummo, a modo nostro, elusivo e sicuramente egoistico. O forse non noi, solo io egoista. Ti ritrovo su quella spiaggia e in tanti altri posti. Ti ritrovo qui ogni giorno, quasi ogni giorno, a volte non scrivo nulla e mi sento in colpa per non averlo fatto. A mia discolpa poi faccio altro e non ti faccio mancare un paio di passeggiate, quelle no, mi servono. Sembra che sappia esattamente come vanno le cose e invece non so nulla di nulla. I giorni peggiori passati ora sembrano meno brutti, è tutta pazzia evidentemente. Come si può sentire la mancanza del dolore, della paura, della stessa morte? Forse perché vorrei farmi amica la Signora e ottenere qualcosa da lei? Ma se non saprei neppure cosa chiederle. No, le cose vanno avanti lentamente verso il domani che non conosco. Tutto qui. Buona serata, Viz.
Silvano C.©
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