C’è chi le favole le sa raccontare, anche bene. E poi ci sono quelli che le favole amano ascoltarle, specialmente i bambini ma non solo. Probabilmente io sono tra chi le favole ama ascoltarle più che raccontarle, e magari ci credo pure. Non chiedermi il perché, potrebbe essere più di uno. Probabilmente è il bisogno di sentire storie o di illudermi che quello che non è reale lo possa diventare, a mia misura.
Forse è solo la nostalgia di mio nonno e di quegli anni infantili. Le favole che lui mi raccontava non erano tante e volevo sentire sempre quelle che conoscevo perfettamente e che comprendevano le finte cadute dalle sue ginocchia.
Non so se sia stato un grande affare crescere e perderlo per sempre, la mia prima enorme perdita. Non lo è stato ma non ho avuto scelta, a nessuno del resto viene mai chiesta l’opinione in proposito prima di aggiungere anni agli anni.
Il guaio vero però è che forse non credo più nelle favole, tutto qui, Viz. Ricordo ancora perfettamente quando mi dicesti, a proposito di mio nonno e subito dopo la sua perdita, di non farmi male…
Silvano C.©
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