A occhi chiusi

Basta poco, veramente poco, quasi basta volerlo.

Si chiudono gli occhi e si richiamano immagini. Non verranno esattamente come richiesto ma verranno, e non sarà come rivivere ma più di così non è immaginabile. Immagini fisse o in movimento, momenti mai perduti. E molto torna indietro ancora una volta. Una sorta di sogno indotto, si può fare, l’ho fatto. Vorrei chiedere di più ma non potrei pagare il conto, potrei tentare un furto ma non so da dove iniziare. A fermarmi è l’impossibilità non l’onestà. Non credo di essere onesto se non in chi mi vede così, io non lo sono. Nella notte vorrei rubare quello che non ho, quello che conta veramente, tenerlo magari solo per lo spazio di un sogno, per il tempo di un immenso giardino con alberi e piccole fontane. Buon pomeriggio, Viz, per la notte c’è tempo.

                                                                                                     Silvano C.©  

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