lunedì 14 maggio 2018

Mi hai tradito



Mi hai tradito.
Non nel senso comune del termine, di quello non ne eri capace e non ho mai avuto alcun dubbio in proposito. Eri, sei, diversa da me in questo, e non solo. Te ne devo rendere atto. Te lo devo. Ma ugualmente mi hai tradita.
Io contavo su di te per quando sarebbero arrivati i miei giorni difficili, avvicinandomi alla fine che malgrado tutto temo per ciò che porta con sé prima di essere. Contavo di venire aiutato in futuri ricoveri ospedalieri, pensavo che avrei ricevuto parole per tranquillizzarmi. Immaginavo che tu avresti saputo mettere in ordine le mie emozioni portandole a diventare più pragmatiche, realistiche e pratiche. Ed invece no. Te ne sei andata e mi hai lasciato così.
Io ricordo che per me era quasi una festa accompagnarti alle visite mediche sin dai primissimi tempi di tanti anni fa, quando si trattava di consulti tranquilli. Che stupido a pensarle come feste quando tu stavi male, vero?
Eppure spesso era ciò che capitava, se era possibile.
Dopo una visita specialistica ci si ricavava lo spazio per vedere un luogo della memoria, o turistico, o comunque utile a distrarci. Ora conservo una tua immagine in quel locale dove abbiamo mangiato in una di queste ultime occasioni, e se la rivedo non so trattenere le lacrime. Tu eri triste, lo sguardo altrove, ma io allora non l’ho capito, e tu avevi saputo nascondermelo appena te ne sei resa conto.
Mi hai tradito però. Ora non sei più qui dirmi che quel dolore al ginocchio è normale, che il mal di denti si cura, che l’ansia si combatte, ora devo capirlo da solo, perché non ho alcuna intenzione di farmelo dire da altri come lo facevi tu.
Qualcuno me lo dice, ancora, è vero, ma non in quel modo, mi hai tradito in questo. Pensavo che anche se avessimo attraversato in futuro momenti no, tu ci saresti stata come ci sono stato io in situazioni analoghe.
E ora basta. So di dire una serie incredibile di idiozie. Lo so. Eppure questo ho pensato…

Posso dire una cosa?

….


Io non lo merito, ma ti capisco. Ora pure tu capisci cosa voleva dire il mio mal di schiena, o ai piedi, o il mio camminare piano, e tante altre cose. E per il resto non dovresti aver paura più del necessario. Le cose avvengono, quando devono. Tu non scordare mai di avere un sogno.


                                                                                         Silvano C.©  
 (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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