Non è la stessa cosa, per
nulla. Parlare di luoghi o parlare di persone presuppone, a monte, un’esigenza
diversa. Credo che pochissimi amino la solitudine, quindi penso che le persone
siano fondamentali nelle scelte di ognuno, sempre, cioè che venga il rapporto
umano prima del rapimento estetico per una bellezza paesaggistica o
architettonica, o ancora dell’interesse per la storia, o una grande passione
politica. Magari però sbaglio, chi può dirlo?
Io non sono stato, sono, né
sarò mai il metro del mondo. Questo mi è chiaro da un po’.
Amavo scoprire luoghi
nuovi se stavo con le persone giuste nel momento giusto. Familiari, amici,
colleghi, e poi altre persone, quelle venute dopo ma che hanno spodestato le
altre, o le hanno ridimensionate nella mia scala di valori. È impietoso detto
così. Eppure anche i miei genitori e alcuni legami molto stretti vengono dopo
il mio legame con te. Quelli li ho persi, molti li ho persi, e li ricordo con
un dolore contenuto, che accetto. Tu invece te ne sei andata ma resti, e non
accetto la tua assenza. Volente o nolente non so farci nulla. Apparentemente
sorrido, ma se mi chiedono glisso e dico che tiro avanti. Non mento e non mi va
di suscitare la pietà di nessuno. Tutti dovremmo far pietà in questo senso, e
non è giusto. È per questo che pur non amando la solitudine la preferisco ad
altro.
Senza di te partire per
un viaggio mi interessa pochissimo. Viaggio
tuttavia, magari al modo di Salgari, e ritorno sui luoghi dove abbiamo visto,
vissuto, scoperto e molto altro. Viaggio pure ed ancora con auto, treno o
quello che mi capita, se arriva un’occasione che mi interessi e mi coinvolga,
ma è raro. Mi hai lasciato un dono che ora mi tengo stretto, e che da solo
copre molti miei vuoti.
Tuttavia, ripeto, io
viaggiavo con te, e mi piaceva. Litigavo con te perché andavi piano o mi
rallentavi. Ti ascoltavo in certi casi o ti ignoravo e poi forse facevo la
scelta giusta, o non di rado sbagliata.
Ora io cerco luoghi, ne
scopro di vicinissimi, mi infiammo ancora su certi temi e mi ci butto a pesce,
come sempre, ma tengo te come metro e motivo dell’interesse, magari anche solo
per semplice tangenza.
Scopro allora luoghi
nuovi o mi interesso a temi che, con te, raramente ho approfondito come ora mi
piacerebbe. Tu però rimani, che certi voli con la fantasia in Alto Adige io da
solo non li saprei più fare.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non
c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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