Io non sono stato, sono, né
sarò mai il metro del mondo. Questo mi è chiaro da un po’.

Senza di te partire per
un viaggio mi interessa pochissimo. Viaggio
tuttavia, magari al modo di Salgari, e ritorno sui luoghi dove abbiamo visto,
vissuto, scoperto e molto altro. Viaggio pure ed ancora con auto, treno o
quello che mi capita, se arriva un’occasione che mi interessi e mi coinvolga,
ma è raro. Mi hai lasciato un dono che ora mi tengo stretto, e che da solo
copre molti miei vuoti.
Tuttavia, ripeto, io
viaggiavo con te, e mi piaceva. Litigavo con te perché andavi piano o mi
rallentavi. Ti ascoltavo in certi casi o ti ignoravo e poi forse facevo la
scelta giusta, o non di rado sbagliata.
Ora io cerco luoghi, ne
scopro di vicinissimi, mi infiammo ancora su certi temi e mi ci butto a pesce,
come sempre, ma tengo te come metro e motivo dell’interesse, magari anche solo
per semplice tangenza.
Scopro allora luoghi
nuovi o mi interesso a temi che, con te, raramente ho approfondito come ora mi
piacerebbe. Tu però rimani, che certi voli con la fantasia in Alto Adige io da
solo non li saprei più fare.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non
c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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