Sarò per te gli occhi, ora che i tuoi sono chiusi
per sempre. Spingerò oltre il solito la mia normale curiosità da voyeur, ma
cercherò di osservare con più attenzione quello che interessava te, non solo
me. E ti farò vedere tutto quello che tu devi vedere, perché è un tuo diritto.
Sarò le tue orecchie, ed ascolterò avidamente
anche quello che prima forse neppure mi rendevo conto che veniva pronunciato. Origlierò
sconosciuti, e non per mia curiosità, ma per il tuo piacere di sentirti ancora
qui.
Sarò il tuo gusto, ed assaporerò con piacere e
curiosità tutto ciò che so che ti piaceva e anche quello che so che ti avrebbe
incuriosita. Se potrò ti farò assaggiare qualche cosa di nuovo.
Sarò il tuo olfatto. Annuserò la cioccolata ed i
fiori, l’erba tagliata e lo stantio delle stanze denso di odori del corpo, i
piatti cucinati e ciò che aleggia nelle vie dove passo. Avvertirai con me odori
piacevoli e spiacevoli, anche i miei.
Sarò il tuo tatto. Sfiorerò muri, ringhiere,
mobili, pelle di persone, tronchi, la stessa aria che mi passa accanto. Ti arriverà
il corpo solido e fisico delle cose che hai perso grazie
alle mie dita ed alla mia pelle.
Sarò le tue paure, che sono le mie. Non te ne
salverai una sola, mi spiace.
Sarò il tuo dolore, quello che non mi lascia e
solo ora inizio vagamente a controllare senza che riesca ad ingannarlo troppo. Lui
conosce strade e trucchi che mi sfuggono, e mille passaggi segreti.
Sarò la tua gioia, te lo prometto, appena saprò
come sia possibile per me ritrovarla ora che è ridotta in piccoli brandelli che
non so ricucire.
Sarò il tuo burattino o la tua marionetta,
comandato da dentro o a distanza da te per fare ciò che tu vorresti fare. Agirò
magari in modo inconsapevole, non pretendo né di sapere né di capire, ma di te
mi fido.
Questo io sarò, e tutto quello che mi suggerirai
ed ora ho scordato di aggiungere, Viz.
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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