Ci sono giornate destinate a restare, quando il calendario arriva alla data quella giornata ritorna. È così per tutti, io non faccio eccezione. Quella giornata prima non aveva valore, non si differenziava dalle altre, poi è diventata un punto di riferimento, l’occasione per un regalo e una festa. Regali potenzialmente ne avrei pronti molti, uno in effetti è impacchettato già da anni, e nel frattempo ho persino scordato esattamente il titolo del libro che nasconde. Quando il tempo passa alcuni particolari spariscono, assieme alle persone. Resta al loro posto qualche ombra, restano sorrisi a volte tirati, resta vera allegria depositata sotto strati di altro, sempre più in basso. E fare geologia dei sentimenti non sembra possa produrre effetti positivi. Non si recupera nulla di concreto, solo memoria, un patrimonio immateriale personale provvisorio. Quindi, ad essere onesti, io faccio un’operazione senza fini pratici, destinata a rinnovare nostalgia e dolore, che non mi arricchisce di denaro del quale non ho immediato bisogno ma che non mi basta mai, temendo di averne bisogno in futuro. Ma smetto, piuttosto apro una bottiglia di bollicine, una piccola, e faccio un brindisi con lui dedicato a te. Ciao, Viz.
Silvano C.©
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