Entro in edicola per comprare il giornale. È il mio rito una volta alla
settimana perché solitamente non compro più quotidiani salvo il
giorno nel quale col giornale c’è l’inserto che per me diventa il settimanale
che mi accompagnerà per i sette giorni che verranno. Il quotidiano lo scorro
velocemente, a volte ammetto di non sfogliarlo neppure. Le notizie di cronaca
recente sono in parte già superate da quelle che arrivano da altre
fonti, e per gli approfondimenti mi basta il settimanale. So di essere una
concausa della crisi della stampa, ma poi parlo con l’edicolante, una ragazza.
Lei mi confessa che non legge mai i giornali, e io le faccio notare che li
vende, poi poche battute e la saluto uscendo. Fuori, dirigendomi altrove, penso
che è ben strano che lei, avendo a disposizione e gratuitamente le maggiori
testate locali e nazionali, non abbia mai letto un articolo, come mi ha detto.
Lei vende un prodotto che per prima giudica inutile. A dirla tutta vende anche
prodotti che fanno male alla salute, come le sigarette, oppure altri che possono creare dipendenza da gioco e problemi economici a chi non sa
controllarsi, come i gratta e vinci e simili. Non le attribuisco colpe tuttavia,
lei lavora per vivere. Piuttosto mi viene più
facile pensare a certi casi reali o potenzialmente possibili di attività professionali
un po' contraddittorie. Ho conosciuto un barbiere calvo e ho conosciuto
anche colleghi insegnanti di matematica che non sapevano fare i conti. Io
stesso non so destreggiarmi in alcune tipologie di conteggi, ad esempio quelle
che hanno a che fare con la dichiarazione dei redditi e altre più o meno
simili. Esistono grandi pasticceri magrissimi, e mi chiedo se consumino i dolci che preparano. E vi sono costruttori di armi, cioè operai che
lavorano nelle fabbriche che le producono, che non hanno mai sparato un solo
colpo con un’arma da fuoco. E arrivo all’assurdo, cioè al sommelier astemio. Assurdo ma non tanto quanto il
Compositore sordo che nessuno può ignorare per la sua grandezza. Ciao, Viz,
sorridi.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la
fonte, grazie)
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