venerdì 13 dicembre 2024

Il sommelier astemio

Entro in edicola per comprare il giornale. È il mio rito una volta alla settimana perché solitamente non compro più quotidiani salvo il giorno nel quale col giornale c’è l’inserto che per me diventa il settimanale che mi accompagnerà per i sette giorni che verranno. Il quotidiano lo scorro velocemente, a volte ammetto di non sfogliarlo neppure. Le notizie di cronaca recente sono in parte già superate da quelle che arrivano da altre fonti, e per gli approfondimenti mi basta il settimanale. So di essere una concausa della crisi della stampa, ma poi parlo con l’edicolante, una ragazza. Lei mi confessa che non legge mai i giornali, e io le faccio notare che li vende, poi poche battute e la saluto uscendo. Fuori, dirigendomi altrove, penso che è ben strano che lei, avendo a disposizione e gratuitamente le maggiori testate locali e nazionali, non abbia mai letto un articolo, come mi ha detto. Lei vende un prodotto che per prima giudica inutile. A dirla tutta vende anche prodotti che fanno male alla salute, come le sigarette, oppure altri che possono creare dipendenza da gioco e problemi economici a chi non sa controllarsi, come i gratta e vinci e simili. Non le attribuisco colpe tuttavia, lei lavora per vivere. Piuttosto mi viene più facile pensare a certi casi reali o potenzialmente possibili di attività professionali un po' contraddittorie. Ho conosciuto un barbiere calvo e ho conosciuto anche colleghi insegnanti di matematica che non sapevano fare i conti. Io stesso non so destreggiarmi in alcune tipologie di conteggi, ad esempio quelle che hanno a che fare con la dichiarazione dei redditi e altre più o meno simili. Esistono grandi pasticceri magrissimi, e mi chiedo se consumino i dolci che preparano. E vi sono costruttori di armi, cioè operai che lavorano nelle fabbriche che le producono, che non hanno mai sparato un solo colpo con un’arma da fuoco. E arrivo all’assurdo, cioè al sommelier astemio. Assurdo ma non tanto quanto il Compositore sordo che nessuno può ignorare per la sua grandezza. Ciao, Viz, sorridi.

                                                                                          Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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