Mi manca sempre il tuo sorriso, quello senza pensieri però, non quello che fa intuire altre cose. Non voglio più tristezza spacciata per memoria bella, finzione di allegria per non confessare ciò che non si vorrebbe affrontare. Un tempo sentivo la solitudine come un peso, a volte come una vergogna da non confessare né ammettere, piuttosto preferivo la fuga. Ora, dopo tanti anni, pur mantenendo il bisogno di avere qualcuno al quale dedicarmi, stare da solo in certi momenti lo apprezzo come un regalo anche perché solo non sono più da molto tempo. L’apparenza potrebbe essere altra, certi bisogni a volte riescono ad emergere e vanificano parte di quanto dico, ma il senso mi appare evidente, netto, anche nell’attesa dell’ultima mitica notte dell’anno. Ogni sera è l’ultima notte dell’anno, alla sera i giochi si sono fatti, null’altro rimane che aspettare il giorno dopo, che casualmente coincide anche con l’anno dopo. Nei primi giorni troverò strano scrivere la nuova data, poi mi ci abituerò. Gennaio sarà come al solito freddo. Febbraio sarà ancora freddo ma farà capire che si avvicina la primavera. E dopo, poco alla volta, le cose mi appariranno in discesa. Vedi di non fami mancare troppo il tuo sorriso. Ciao Viz.
Silvano C.©
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