Tra le ingiustizie peggiori che debbo subire penso ci sia la
scala dei tempi che non coincide perfettamente per tutti. Per qualcuno iniziano
prima, molto prima, per qualcun altro iniziano dopo, e anche per la fine siamo
allo sfasamento totale. Come se non bastasse poi anche la velocità con la quale
il tempo scorre è diversa. Se la vita è una sola, ipotesi molto probabile, la
mia vita non coincide con la tua, non è coincisa, tu sei partita prima. Pazienza
per il fatto che gli inizi sono avvenuti non nello stesso anno, ancora non ci
conoscevamo, ma la fine perché farla diversa? Non so se mi viene più rabbia o
tristezza se ci penso. E la gatta, poi, perché deve vivere così velocemente,
crescendo e superandomi? Le assenze pesano in modo enorme, si possono solo
scordare un poco senza poterle mai rimuovere. E se finalmente mi permettono di dimenticarle, perché la mente fa un po' di pulizia ogni tanto, poi rischio di
trovarmi più solo. Rischio di pensare che una parte della vita non l’abbia
avuta. E che qualcuno non ci sia mai stato. Conservo l’album della mia
famiglia, l’ho preso a casa dei miei quando la casa è stata venduta. Lo guardo
sempre meno. Nostro figlio non lo guarderà più, e se lo farà non saprà chi
erano alcune persone ritratte in alcune foto, di alcuni pure io non so più ora
chi sono stati. Le fotografie sono una maledizione, in questo senso. Eppure non
so farne senza. Ma cosa continuo a far foto, perché? I tempi sfasati diventano
evidenti guardando quelle foto. Una gatta a casa dei miei in braccio a nostro
figlio non c’è più da anni. E le tue di foto? Già. Dimmi cosa devo pensarne, Viz. So di vaneggiare, lo so.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la
fonte, grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.