giovedì 16 marzo 2023

La fine è nota ma tali non sono i particolari

Non si ripeterà mai a sufficienza che il viaggio non è meno importante della meta, anzi, forse è solo quello che importa veramente. Conta con chi si è viaggiato, si ricorderanno particolari anche dopo anni di come si è arrivati in un certo luogo, rimarranno impresse un’emozione o un sapore, rimarrà il nome evocativo. Lo stesso capita leggendo un libro del quale si conosce la conclusione o che si pensa di conoscere. Sono convinto che se allo stadio ventimila persone vedono un’azione durante una partita di calcio ognuno la racconterà poi con sfumature diverse. Se l’azione si conclude con la rete la fine è nota ma come sarà raccontata no, per nulla. E così, grazie all’incertezza, si vive fingendo di ignorare che prima o poi la Signora ci farà visita, non ci si può pensare sempre, sarebbe malato, e si iniziano progetti pensando di veder finire un lavoro, proiettandoci nell’immortalità. Compriamo un’agenda per l’anno che verrà e nel quale non ci saremo più. Malgrado sembri irrazionale acquistiamo una carrozzina perché serve, e la useremo solo tre volte. Programmiamo le feste di capodanno e ce ne andremo prima. Sapevamo che sarebbe durata meno del previsto, ma non pensavamo tanto poco. Finché la vita c’è si deve vivere come se fosse per sempre, specialmente per gli altri. Sono gli altri quelli che dobbiamo dare per eterni, non noi, che contiamo meno di nulla senza l’amore di qualcuno. Ciao, Viz.

                                                                                                     Silvano C.©  
            (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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