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Se ti dicono che sei uno zero non prenderlo come
un insulto. In matematica lo zero ha un valore enorme, più delle altre cifre
che compongono un numero, e tra i simboli usati merita molto rispetto. I primi
ad usare lo zero col significato moderno furono gli indiani, ed in seguito
furono gli arabi a farlo conoscere a noi europei, probabilmente grazie ai
commerci ed al Fibonacci. In quel tempo noi usavamo ancora il sistema dinumerazione romano, estremamente artificioso per eseguire conteggi complessi come
quelli necessari all’economia in continua espansione.
Detto questo, che è storia e storia della
matematica allo stesso tempo, potrei tentare alcune riflessioni.
La prima è che la cosiddetta superiorità
culturale di un popolo non esiste. La cultura passa semplicemente da un popolo
all’altro, in certi periodi storici qualche nazione domina aree più o meno
estese del pianeta, ma poi, fatalmente, tutto passa, e chi arriva secoli o
millenni dopo si arroga il diritto di essere il depositario di una civiltà che
altri hanno solo copiato. Nel nostro recente ventennio fascista Roma era la
fondatrice di un impero unico, faro di civiltà e culla di ogni altra cultura.
Gli altri, semplicemente, barbari.
Poi mi viene da pensare a certi slogan di questi
giorni: “uno vale uno”.
Ma quando mai. La cifra uno vale in funzione del posto
che occupa.
Ad esempio non dirmi che gli 1 nei due numeri seguenti hanno lo
stesso valore: 1940 e 5931. Nel primo caso vale 1000, nel secondo 1. Ed infatti
anche i sostenitori del movimento che ha inventato questo slogan devono
ammettere che, alla prova dei fatti, il leader non vale quanto un semplice
eletto, un sostenitore o un elettore.
Per concludere mi vengono poi alla mente una serie di fatti
contraddittori.
La matematica è veramente democratica, nel senso che le cifre
opportunamente considerate concorrono in maniera uguale alla formulazione di modelli
interpretativi della realtà, funzione principale della disciplina.
La matematica è assolutamente antidemocratica, perché se la
maggioranza pensa che 8+5=14, questa ha torto, ed ha ragione anche l'unico a sostenere che il risultato è 13 .
La matematica è del tutto inaffidabile se non la si
conosce un minimo, o non si conosce a fondo l'oggetto o il tema del quale si interessa, perché si presta ad interpretazioni di comodo ed a
manipolazioni, tanto più facili e possibili, di fatto usate, quando si fanno
indagini statistiche e si evidenzia solo quanto fa comodo. E questo avviene in
campo politico, amministrativo, scientifico ed economico.
Quindi se tu sei una cifra, fai sempre attenzione a che
posto occupi, per capire il tuo valore. Se sei uno zero, poi, sappi che senza
di te nessuno può pensare di valere più di nove. (questo nel nostro sistema
decimale, cioè nella numerazione araba).
Immagine: Al-Khwarizmi
Silvano C.©Immagine: Al-Khwarizmi
( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte. Grazie)
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