cattiveria

Volevo solo fare una cosa stupida ma senza malizia, per sorridere.

Ho un blocchetto per appunti con i fogli che simulano, su una sola faccia, banconote da 100 euro, con la scritta: this is a fake.

Ho preso un foglio, l’ho stropicciato, l’ho piegato, e poi l’ho lasciato cadere senza che nessuno mi vedesse in un luogo di passaggio.

Mi sono allontanato e mimetizzato nell’ambiente e poi sono rimasto a guardare.

Non ho aspettato molto, solo pochi minuti. È passata una donna, di media età, ha raccolto la banconota finta e le ho intuito l’espressione sul viso.

Nello stesso istante mi sono vergognato, mi sono sentito un ragazzino immaturo, un idiota che gioca sulla speranza della gente, in un momento nel quale la gente ha bisogno di speranze.

Ho commesso una cattiveria inutile e gratuita. Peggiore di tante altre che vedo a volte in giro, perché le cattiverie ai danni altrui sono sempre inutili.

Ed io dovrei saperlo bene.

                                                                Silvano C.©


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