Tu che hai rubato la corona alla Regina, moderno vandalo un
po’ stupido, e che magari dopo ti sei pure disfatto dell’oggetto del tuo furto
perché ti sei reso conto che non valeva la pena rischiare per una refurtiva di non
grande valore, oltre che decisamente ingombrante, sono sicuro che non ti
saresti azzardato a compiere il tuo gesto quattro secoli e mezzo prima.
Quelli erano tempi diversi, e il Duca Ercole II d’Este non
avrebbe riso della tua bravata. Lui alla sua Regina ci teneva, e non poco.
Forse non come il padre, Alfonso I, che amava credo più le
sue artiglierie delle leggiadre pulzelle, o comunque le teneva tra i suoi
primari interessi, tanto da far talvolta arrabbiare, probabilmente, la sua
legittima consorte, Lucrezia Borgia.
Ercole II era però consapevole della bellezza (e della
potenza) della Regina, la sua colubrina più famosa, in grado di polverizzare
una casa ad oltre tredicimila piedi di distanza e quindi di difendersi
benissimo da sola, oltre che le torri del Castello di San Michele ed il suo
signore.
Lui, che possedeva segrete pure sotto il livello del
fossato, avrebbe punito l’incauto in modo esemplare, e, forse, non avrebbe
lasciato sola la bella Regina, fuori dal castello, a richiamar pellegrini con la
sua presenza.
Una notte, nel periodo pasquale del 2010, in piazza
Castello a Ferrara, qualcuno ha rubato la corona che adornava la colubrina
donata alla cittadinanza dall'Unione Industriali di Ferrara per festeggiare i
400 anni del Castello Estese, nel 1985. Quella è solo una copia, è chiaro, ma è
fedele all’originale, fusa da Annibale Borgognoni, uno dei massimi bombardieri
dell’epoca, nel 1556, per il Duca Ercole II.
Silvano
C.©
( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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