venerdì 14 ottobre 2016

si parte




Si parte ma non ci si muove mai. Hai un bel dire andiamo, ma andiamo dove?
Pure io vorrei partire, cosa credi, che non vorrei vedere Brodué? O magari anche solo Piccadilly o la Ville Lumière, dove non sono mai andato? E il Paese dei Campanelli magari, o una delle città invisibili? Certo. Tutti questi luoghi ed altri ancora, altri cento, senza fermarmi mai, non pensare a nulla, stancarmi tutto il giorno, vedere persone e musei, girare per le strade, perdermi in qualche bosco è sedermi in riva al mare, nell’isola di Ceylon.

Da bambino, in una raccolta di figurine, avevo quasi tutti i Paesi del mondo ma mi mancava Ceylon, era introvabile, nessuno la possedeva, non era possibile scambiarla neppure cedendo tutte le troppe doppie che avevo. Credo anche di averla vista, una volta, quella figurina, ma forse me la sono solo sognata, e nel frattempo, con gli anni, ho perso l’intero album, non ho più neppure quello che pensavo sarebbe stato mio per sempre.

Ora le cose che pensavo di avere e non ho più sono talmente tante che neppure le ricordo. E scordarle è anche un modo per non conservare il dolore per la perdita. Con le persone è diverso, molto diverso.
Quelle mi ricordano troppo com’ero, ciò che mi hanno dato o cosa mi hanno rubato. Quelle restano, e fanno male quando vanno via sul serio, o non capiscono che tu nel frattempo sei cambiato, come loro del resto. Ci si fa male a vicenda, anche per il solo fatto di vivere. È praticamente impossibile vivere e non far male, procurare dolore.

Se lo capissi, una volta per tutte, inizierei a sorridere per non smettere più, riderei dalla mattina alla sera, andrei a letto ridendo e dormirei senza smettere di ridere. Del resto è noto che nel sonno si può sorridere, non sarei l’unico. Accetterei il dolore per quello che è, un fatto naturale inevitabile, e riderei. Di fronte ad una situazione che non si può controllare né mutare sarebbe la sola reazione intelligente e costruttiva. Sarebbe.

Partirei per Ceylon com’era, come la immaginavo, magica e densa di sogni del tutto verosimili, con tutte le risposte, lo farei anche ora, seguendo il profumo che credevo avesse, per trovare quello che non sono mai stato. Chi vuol venire basta che mi segua, o magari mi preceda, per poi dirmi se ne vale la pena partire.


                                                                                                                            Silvano C.©   

(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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