La
bambina è allegra, chiede di un dentino da latte che le è caduto, e poi
racconta che le ha fatto male, quando il dentista lo ha tolto.
La
donna la segue, l’ascolta, e intanto serve una cliente che chiede informazioni.
La
cliente poi parla al telefono, ed evidentemente ciò che cercava non era quello
che le sembrava di aver trovato, ed esce.
Io
cerco un piccolo regalo, ma sono indeciso, e mi guardo attorno.
La
bambina sposta un vasetto fragile, e la donna le dice di stare attenta, perché si
potrebbe rompere e lei farsi male.
Poi
la bambina fa una piccola corsa attorno al bancone, ed ancora la donna le dice
di non correre in negozio, ci sono troppi oggetti appoggiati e pronti a cadere.
Io
osservo una piccola borsa di stoffa di Vipiteno.
La
bambina è seduta sul bancone, racconta ancora del dentino, e la donna le dice
di scendere perché è troppo alto per lei.
Entra
un uomo, forse il padre della bambina, non lo so, e va direttamente in una stanzetta,
forse ufficio del negozio.
Io
ho scelto alcuni oggetti, e vado al bancone.
La
bambina tocca molte cose, e chiede se sono da vendere.
Io
dico alla bambina che potrei comprare anche lei, e la bambina sparisce in un
attimo nell’ufficio.
La
donna mi guarda sorridendo e non sembra preoccupata, ma io ho paura di averla spaventata.
Lei
mi dice che la bambina si fida troppo della gente, che si avvicina a tutti, e
mi fa capire che non crede che si sia spaventata, non troppo almeno.
Infatti
esce poco dopo, con l'uomo che forse è suo padre, mentre la signora finisce di
farmi il pacchetto ed io pago.
Fuori
dal negozio c’è un piccolo carretto con le offerte, ma è vuoto, le offerte sono
finite.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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