Difficile
dire a che genere di argomento si possa riferire quanto sto per scrivere; quando inizio quasi mai so come finirò e quali temi toccherò.
Poiché non devo nulla a nessuno, con questo blog, non ci guadagno nulla né vendo nulla, non è una testata giornalistica e, pur restando responsabile di ogni cosa che pubblico, mi sento nella posizione privilegiata di chi può gestire, entro limiti ragionevoli, la propria libertà ed indipendenza, seguo solo le mie idee e vi dedico il tempo che ho a disposizione, quando ne ho desiderio.
Poiché non devo nulla a nessuno, con questo blog, non ci guadagno nulla né vendo nulla, non è una testata giornalistica e, pur restando responsabile di ogni cosa che pubblico, mi sento nella posizione privilegiata di chi può gestire, entro limiti ragionevoli, la propria libertà ed indipendenza, seguo solo le mie idee e vi dedico il tempo che ho a disposizione, quando ne ho desiderio.
Recentemente
ho meno tempo per la rete e per i social (necessità dettata dalle circostanze)
e tra le alternative alla navigazione, una tra le tante, forse la meno gradita,
per ora, c’è la necessità di stirare.
Capita
che si debbano affrontare mutamenti, ed è meglio farlo con una buona dose di
pragmatismo ed umiltà, ma anche con un certo orgoglio, anzi, se ci si riesce è
meglio. Perché una sfida deve essere vista come una sconfitta solo perché ci si
viene obbligati? Pur restando una grossa rottura (concetto assodato), rimane il
fatto che l’accettarla dimostra che si è in grado di reagire.
Se
poi arriva un po’ di sana pazzia, che trasforma la faccenda in gioco ed offre
la possibilità di cercare soluzioni innovative a basso costo, allora credo di
poter essere, nel mio piccolo, soddisfatto.
Non
ho mai gradito l’idea che stirando il cavo elettrico del ferro da stiro si
sposti su quanto appena stirato per stropicciarlo di nuovo, con pieghe non
desiderate. Nelle stirerie professionali i cavi scendono dall’alto, ma un
normale piccolo elettrodomestico non prevede questa possibilità, e la soluzione
è possibile, lo posso garantire, solo, ed in modo parziale, con caldaie
abbinate al ferro che hanno un costo non proprio adatto a tutte le tasche. Inoltre
sono sistemi pesanti, ingombranti, inadatti ad un uso tutto sommato limitato
come vorrei che restasse il mio. Ed allora?
Allora
prima ho cercato soluzioni commerciali, e non ho trovato nulla che mi potesse
soddisfare, poi sono andato a vedere cosa offrono negozi di ferramenta e simili,
ed ho avuto l’idea. Un tubo flessibile di plastica, del tipo per liquidi o
anche per cavi elettrici, ed un gomito. Costo totale meno di cinque Euro. A casa
ho segato facilmente il tubo per ottenerne una parte più corta, ho innestato le
due parti nel gomito, ed ho ottenuto una grossa L. Dopo un paio di tentativi ho
trovato pure il modo per fissare questa L rovesciata all’asse da stiro in modo
rapido e facile da montare e smontare. A questo punto tutto era pronto. Il cavo
elettrico poteva essere sostenuto dal braccio flessibile e scendere dall’alto,
ed io avevo risolto un mio problema decennale. Se qualcuno è interessato e lo
vuol copiare, non ne chiedo alcun copyright.
Ed
ora mi resta ancora il dubbio di come classificare questa cosa. Economia domestica?
Soluzioni intelligenti per deficienti? Come perdere tempo con problemi non
esistenziali? Non lo so e non mi interessa. Io ultimamente stiro così.
Silvano
C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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