Ho cucinato pasta con cavolo nero, con molto aglio e peperoncino. Oggi potevo farlo senza infastidire nessuno per gli odori in casa e per l’alito e alla fine, malgrado i limiti sempre più evidenti nelle mie capacità di cuoco che un tempo o non avevo o erano sicuramente minori, il piatto mi è piaciuto. Ne ho cucinato in eccesso, e due porzioni le ho surgelate; non aveva senso darmi tanto da fare per un unico piatto. Capita quando si può decidere senza dover rendere conto a nessuno, quando non si fa male a nessuno e agli altri non importa. La libertà si paga con lacrime e dolore, anche quella di cucinare solo per sé stessi che non è tra le minori. Però rimpiango i tempi nei quali quando cucinavo e quindi facevo la spesa pensavo prima di tutto anche ai tuoi gusti, e non era la stessa cosa. Magari sopportavo alcune cose un po' controvoglia, lo sai, e mi andava bene. Hai modificato il mio modo di vedere la cucina e il mondo, da allora non sono stati mai più gli stessi. Oggi ho l’impressione di farti un dispetto se riprendo alcune vecchissime abitudini o se mi lancio in imprese che non approvi, comprese alcune scelte in cucina. Per il resto ammetto che quando faccio la spesa e cucino non penso solo a me, penso anche a chi sai e pure ad una gatta, ma non è la stessa cosa. Ciao Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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