Quando poco a poco la luce del giorno cala e si avvicina la sera che precede la notte sembra che il ciclo delle giornate sia il solito, che non muti come tutto invece muta e rende diversi i tramonti anche nello stesso luogo senza doversi spostare. Nulla di particolarmente interessante, nulla, solo la considerazione che poco alla volta ci avviciniamo. Ricordo quando ti accompagnavo alle visite e ogni giorno era diverso ma tu facevi di tutto perché restasse uguale, anche a costo di nascondermi la verità per rubare la serenità e spostare la paura altrove, più avanti. Quanto ti è costato lo intuisco, lo so, l’ho capito, lo sapevo e non lo sapevo. Domani è un altro giorno, spostiamo a domani o a dopo le preoccupazioni, viviamo come se la vita fosse eterna e ripetibile in modo sovrapponibile, ignoriamo ciò che non è detto, interpretiamo in modo ottimistico le parole scritte sulla carta, anche quelle più spietate. Ripercorro certe strade in certe ore e il ricordo automatico scatta. Mi sembra di averti appena salutata e di tornare a casa da solo, oppure di essere in viaggio per venire da te. Quel domani forse arriverà e sarà certamente un nuovo giorno. Ciao Viz, mi manchi.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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