Ieri
qui dicevo che a volte parlo con i morti, ed oggi ho avuto la notizia che se ne
è andata per sempre Anna Marchesini. Di lei ho letto, da parte di una persona
che non conosco, che accendi la televisione e al tg ti dicono che se n'è andata, per la
prima volta Anna Marchesini mi ha fatto piangere. E come fai allora
a non parlare con i morti, come riesci a non farlo, a non continuare un
discorso interrotto?
Non è altro che riconoscenza che scatta per
qualcuno, e non per tutti, perché probabilmente non tutti la meritano, ed è un
modo per mantenere vivo il ricordo, contribuire anche se pochissimo a non far
finire quello che è stato.
Ieri mi riferivo a libri che ho letto, leggo e
leggerò. Ma le persone non lasciano tracce solo con i libri, ci sono mille modi
per farlo. Certi attori seminano per anni, in attesa del raccolto, per quando
loro stessi saranno raccolti dalla signora con la falce. E poi alcuni maestri,
alcuni medici, alcuni politici, e migliaia di persone che sanno quello che
devono fare, e lo fanno, senza chiedere nulla in più per ciò che è il loro
dovere.
Vale poco poi chiedermi se in effetti io ci
parlo veramente con i morti, già lo dicevo, non è questo che conta, è altro. Chi
ora c’è e domani non ci sarà più per quale motivo dovrebbe sparire? Io non
intendo far sparire alcune persone, anche se non le ho mai conosciute da
vicino.
E perché mai dovrebbero sparire Marco Pannella,
Enrico Berlinguer, Ray Charles, Gabriella Ferri, Adriano Franceschini, Giorgio Bassani, Louis
Armstrong, Giuseppe Angelo Roncalli, Marietta Blau, Anna Marchesini, Enzo
Jannacci e tantissimi altri?
Appunto, perché?
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.