A
chi serve? È una delle domande che un investigatore si
fa quando deve trovare il responsabile di un delitto non ancora individuato. La
letteratura poliziesca, i film di genere e la stessa cronaca, a volte più
romanzesca di quanto produce la fantasia.
Mi voglio limitare e farti una sola domanda,
qui, e non ho nessuna intenzione di darti risposte. Del resto di risposte ed
interpretazioni dei fatti io e te ne leggiamo già troppe, quindi la mia
opinione sarebbe superflua. Io mi limiterò ad alcune semplici osservazioni, poi
ti farò la domanda. O meglio, te la ripeterò, perché non ho saputo evitare di
anticipartela.
La rabbia e l’odio aumentano, la diffidenza
verso gli altri cresce, come l’insofferenza verso tutti coloro che sono appena
un po’ diversi.
I moderati che cercano il dialogo sono relegati
in un angolo, parlare di pace diventa da deboli, da venduti al nemico, da senza
fede, da persone che non hanno valori.
La sacra difesa dei nostri valori e della
nostra cultura porta a cercare la guerra, ad allargare il problema senza
risolverlo (perché, non scordiamolo, il problema è nato in seguito a guerre per
il dominio e la sottomissione di intere popolazioni, e poi proseguito con
politiche miopi di gestione dei conflitti).
Accogliere chi fugge da guerre diventa sempre
più difficile perché da come ci viene raccontata la situazione (ed in diversi
casi certamente è così) chi arriva non vuole accettare il nostro modo di vivere.
Il fatto che non abbiamo leggi adatte o non sappiamo applicare quelle che
abbiamo non sembra un argomento interessante.
Qualcuno soffia sul fuoco cavalcando l’onda dello
scontento e della paura per avere più seguito in televisione, sui giornali, nei
movimenti e partiti politici, sui social, sui blog e sui siti, e anche nella
vecchie e mai tramontate chiacchiere da bar. Che si ragioni in modo razionale e
senza alzare la voce oppure offendere è raro.
Se si andasse al voto in un qualsiasi Paese
europeo domani, vincerebbero (o guadagnerebbero moltissimo) le destre, i nazionalisti,
i contrari all’Unione Europea, i razzisti ed i populisti.
Un serio movimento di liberazione di
popolazioni oppresse non dovrebbe avere interesse a martirizzare la sua stessa
gente, a creare attorno a sé una reazione ed una corsa alle armi, esattamente
come se facesse, in questo, il gioco degli avversari.
Si parla troppo di religione, che ha le sue
colpe, ma non a sufficienza di interessi economici, che sono il vero motore e
regolatore delle nostre vite.
Si sfruttano come argomenti a favore della
propria tesi gli emulatori (come quei pazzi che gettavano dei sassi dai cavalcavia)
o chi era seguito dai servizi di igiene mentale e ha ritenuto di vedere che
effetto che fa.
La situazione è quella che ho descritto, per
come la vedo, ma allora a chi giova il terrorismo? Quindi, domanda
fondamentale: chi muove i terroristi?
(Le domande sono due, non una... è vero...)
(Le domande sono due, non una... è vero...)
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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