Antefatto
Sono in una sala di aspetto, ad aspettare come si conviene.
Da paziente educato penso a cose mie, senza dar fastidio agli altri, che
sembrano mossi dalle mie stesse intenzioni, cioè non recar altrui danno neppure
con discorsi fastidiosi.
E guardo un orologio a parete, di quelli grandi, rotondi,
quadrante bianco e lancette di ore e minuti nere. Quella dei secondi rossa, che
si muove a scatti, un secondo dopo l’altro. Un normalissimo orologio insomma.
Noi siamo digitali ma la realtà è analogica
E la mente parte a far giri in ottovolante, come ogni mente è normale che faccia, credo, così cerco di ricordare cosa sono le misure analogiche e quelle digitali, ma un po’ mi confondo. E poi mi arriva l’ispirazione del cinema, nato dai giochi simili a magie che già si facevano nel ‘700 sfruttando il fenomeno della persistenza retinica, e penso al mondo reale ed a come io lo percepisco, tutti lo percepiamo.
Una sequenza di immagini fisse, in pratica di fotografie, se
si succedono con modalità precise, noi le percepiamo come se fossero in
movimento, abbiamo cioè l’illusione che esista un movimento continuo, non a
scatti stroboscopici, e la nostra stessa conoscenza del mondo viene influenzata
da questo meccanismo sensoriale.
In altre parole, noi ci avviciniamo alla conoscenza, questo
mi sembra un dato assodato, ma non possiamo raggiungerla.
È tanto importante?
La Scuola Pitagorica fu la prima ad intuire
la differenza tra Discreto e Continuo, e l'infinito venne considerato un limite
del pensiero. La matematica e la geometria avevano un ruolo fondamentale in
tutto questo, e la loro essenza di scoperta, e quindi di gioco, vennero
considerate quanto di più alto potesse mai percepire la nostra mente.
Ora tu mi chiedi se è tanto importante. Ma
accidenti, certo che lo è. La sfida alla conoscenza è la più stimolante che mai
un essere umano possa augurarsi.
Tristezza
Una ragazza mi si avvicina, la conosco, mi
chiede, tenendo in mano un pacchetto di pasta all’uovo, se 500 grammi sono più
o meno di 1 chilogrammo.
Divertimento
La scoperta delle bolle di sapone e delle forme
geometriche che possono assumere se fatte crescere in sagome con la forma di
piccoli solidi geometrici è una delle vie portano alla bellezza della
matematica e della scoperta.
Silvano C.©
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