Volevo cambiare aria per un po', vedere posti diversi, arrivare dove non avevo programmato di andare ma, in pratica, mi era impossibile arrivare dove non immaginavo di andare. Aggiungo che non intendevo guidare e intendevo leggere qualche libro viaggiando, ma nessuna guida turistica. Cercavo lo stupore della sorpresa, ma come ottenerlo? Recandomi in stazione e facendo un biglietto alla vecchia maniera avrei dovuto esprimere la mia destinazione, ovviamente. Lo stesso se avessi voluto fare con una prenotazione da casa utilizzando la rete. Non potevo partire insomma se non sapendo dove sarei arrivato. Lo so che spesso anche conoscendo la meta ci sono sempre sorprese inaspettate, qualcosa che va in modo diverso, meglio o peggio. Alla fine ho immaginato la soluzione possibile per soddisfare questo desiderio. Ho pensato di scegliere una persona disponibile alla quale avrei spiegato cosa volevo, gli avrei dato carta bianca spiegando solo per quanti giorni volevo stare lontano da casa. Ho immaginato il treno come mezzo di trasporto e, al giorno convenuto, mi sarei presentato in stazione aspettando chi mi avrebbe fatto il biglietto. Avrei evitato di seguire le sue azioni e con le cuffie alle orecchie avrei sentito musica invece degli annunci di arrivi, partenze o ritardi. Mi sarei fatto accompagnare al binario quasi con gli occhi bendati e sarei salito guardando solo il percorso per non inciampare. Bagagli ridotti al minimo, avrei comprato il necessario sul posto, una volta arrivato. Alla fine avrei potuto arrivare in alcune ore a Lodi. E cosa avrei fatto a Lodi? Non ne so assolutamente nulla, anche perché non sono mai andato a Lodi. Tra le molte pazzie possibili in fondo questa non sarebbe neppure tra le più gravi. Ciao, Viz.
Silvano C.©
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