Ormai è chiaro ad ogni uomo o donna che ragioni anche solo
per un attimo a mente libera da preconcetti culturali, religiosi, educativi o
sociali:
una certa quota di uomini, più o meno potenti, ha paura
delle donne.
Alcuni hanno temuto la madre, altri temono la moglie, la
compagna o l’amante, altri temono che possa diventare il loro capo o la temono
perché lo è già.
Noomi Rapace |
Alcuni non sanno rapportarsi con le donne se non su un piano
di fisicità, cioè di maggior forza, ma, e fingono di non saperlo, sono molto più
vulnerabili di loro sul piano della resistenza. L’organismo maschile è, a tutti
gli effetti, fatto per durare meno di quello femminile, e la donna, infatti, a
parità di condizioni di vita, vive a più a lungo. Nascono in % più maschi che
femmine nella specie umana, la natura lo sa, e quindi è corsa ai ripari da millenni.
La vicenda delle quote rosa è persino ridicola nella sua
ovvietà. Un gruppo di eletti formato in maggioranza da uomini decide che le
donne le sanno rappresentare molto meglio gli uomini, più preparati ed
intelligenti immagino, di quanto le donne medesime non saprebbero fare per esprimere sè stesse.
In altre parole, e qui sta l’assurdo, è il maschio che si
arroga il diritto dell’interpretazione autentica del pensiero femminile.
Semplicemente demenziale. Ed ai limiti, visto che è un tema oggi di moda, del
conflitto di interessi.
Sono stanco dell’ottusità di alcuni e dell’atteggiamento
calcolatore di altri, e sono pure insofferente nei confronti dei semplici
provocatori, come quel personaggio che ha scritto in rete di non volere oltre a tanti uomini
parlamentari incapaci anche tante donne parlamentari incapaci.
Ma tu, uomo che temi la donna, non ti autodefinisci il più
intelligente ed il più forte?
Silvano C.©
( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte. Grazie)
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