Mi piacerebbe tornare al Cangrande, a Verona. E perché non ci vai? Perché quello che dico io è stato chiuso molti anni fa, non esiste più. Molti dei miei luoghi di Verona, negli anni, sono spariti. Eppure quando ci andavo, o ci andavamo assieme, non pensavo che questo sarebbe avvenuto. Quegli spazi ora ospitano altre attività, nulla resta mai per sempre in una città che vive, lo so, l’ho capito. Anche a Ferrara mi piacerebbe andare con te in quel ristorante dove andai molto prima di conoscerti, prima di lasciare la città. Vi entrai solo un paio di volte e ricordo che servivano un risotto che mi è rimasto impresso. Lì vicino abitava anche mia zia, che pochi anni prima era stata investita da un’auto pirata e così se n’era andata prima del tempo. Si chiamava Giorgia, e sorrideva sempre. Mi aveva anche regalato un piccolo braccialetto in argento per la mia comunione, e lo conservo. Lo zio Martino invece non mi interessa, non è mio zio malgrado il nome e non so di chi sia parente. Magari quel piccolo lido al quale ha dato il suo nome esiste ancora, non lo so, ma non voglio tornare dove ho legato bei ricordi sapendo con certezza che tutto è stato cambiato. E non andrò più in viaggio con Licia, perché lei è partita ormai quasi un anno fa. Anche Sandro è partito, e non potrà più parlare di puzzette con nostro figlio facendolo ridere, ma nostro figlio, che lo ricorda con affetto, è cresciuto. Anche tu sei partita, lo so, e fingo di scordarlo. Magari lo scorderò, prima o poi, chi lo sa. È la vita, ed è imprevedibile. Ciao, Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.