Nessun dolore, pace completa, echi lontani e sensazione di piena
comprensione del mondo. Poi, lentamente, si alza una lieve brezza, viene dal
mare, come sempre avviene in quest’ora del giorno. Il sole è già alto, l’alba
ha cancellato la notte, la vita reale riprende a pieno ritmo. La realtà però
vuole il suo compenso, non si accontenta di esserci nelle sue molte forme,
pretende e ottiene. Non ci si può opporre, e non sarebbe neppure utile. Il dolore
fa parte della realtà e del mondo. È ingiusto nel suo colpire ma c’è. La brezza
deve adesso decidere se aumentare di forza e diventare un vento di temporale
oppure se smettere di soffiare e attendere il giorno che verrà, domani. La pace
resiste e non cede su ogni fronte. Anche se non è piena mantiene dignità. I dubbi
arrivano a frotte, come gli uccelli che si radunano sugli alberi e poi si
alzano in volo per andare chissà dove. E in tutto questo non so cosa fare, se
andare o restare, e magari dovrei decidere dove andare. Per ora rimando le decisioni,
qualcuno forse le prenderà per me. Mi fingo che possa avvenire, o sia magari
già avvenuto, per il meglio. Ciao, Viz, anche oggi è stata una giornata
piacevole.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la
fonte, grazie)
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