Quando vidi Tommy la prima volta era giovane e, pur non amando
particolarmente i cani, ricordo che mi divertivo a portarlo in giro, a Carpi. Così
facemmo amicizia, e quando si tornava a casa dei tuoi la sua presenza ne era un
completamento. Mi raccontaste che una volta, visto che a lui piaceva andare in
giro con tuo padre e che lo accompagnava sempre quando usciva in auto, trovò la
portiera aperta e lui ci si infilò, pensando di uscire presto. Invece la portiera
venne chiusa, la porta del garage anche e nessuno per un paio di ore pensò a
Tommy. Poi si iniziò a cercarlo, ma non si trovava. Si chiamò a lungo, si uscì
in strada per vedere se era rimasto fuori dal cancello, nulla. Fu solo molto ma
molto più tardi che, entrando in garage, ci si rese conto che era rimasto
chiuso in auto. Appena aperta la portiera uscì di corsa e andò in giardino, l’aveva
tenuta per tutto il tempo e non ce la faceva più. Ho una foto nella quale lo
tengo in braccio, eravamo tutti molto più giovani. Forse io ero pure bello, non
lo so. Negli ultimi tempi, quando Tommy cominciò ad invecchiare, anche tuo
padre iniziò a dire che ormai, per lui, era ormai finita. E ricordo che tutti
voi lo prendevate in giro. Non era finita, non ancora. Tommy venne accompagnato
alla sua fine e tuo padre sopportò la cosa ma ne rimase colpito. Non disse più
che per lui era finita, ma fu peggio, perché iniziò a pensarlo veramente e a
non confessarlo. Come poi andarono le cose è noto, nulla è per sempre, neppure
il dolore per chi è partito. Ciao, Viz. Nei miei progetti io dovevo andarmene
prima di te, ma, anche in questo caso, nulla rispetta mai i progetti che si
sono fatti.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la
fonte, grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.