venerdì 25 gennaio 2019

tu, io e la Valsugana



Il mio primo incontro con la Valsugana lasciò un segno, anzi, più di uno.
In quei primi momenti incontrai persone importanti per me ed iniziai a vivere la montagna. Inoltre, cosa fondamentale, provai anche una delle più forti sensazioni di solitudine mai vissute prima. Sai praticamente tutto di quei miei anni, quasi tutto. Poi ho iniziato a tornarci, sempre più raramente, con te.
I miei interessi si sono spostati, ho iniziato a vedere con i tuoi occhi e ad abituarmi al tuo metro di giudizio.
Per un lungo periodo la Valsugana è stata solo una meta occasionale o di passaggio.
Per due volte abbiamo visitato Arte Sella, conservo le foto, e mi fanno male.
Poi ci siamo tornati nel 2015, durante mesi tragici che io ho preso con leggerezza. Me ne vergogno ancora, eppure sono stati belli, lo ammetto. Hai saputo restituirmi la mia Valsugana, un po’ dei miei ricordi e aggiungerne di nuovi senza farmi pesare quello che vivevi.
Ora, a ripensarci, devo ammettere di essere stato miope, limitato, superficiale, profondamente stupido… e sai perché te lo dico.
Tu però mi sorridi ancora, come quel giorno del primo di maggio del 2006, proprio in Valsugana, quando andammo a visitare un’esposizione abbastanza campestre e senza troppe pretese.
Ecco, per ora mi basta averti ricordato questo.  
Ciao, Viz, lo ricordi anche tu, ne sono certo.

                                                                                               Silvano C.©   

(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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