sabato 19 gennaio 2019

Non perdere mai la speranza



Non perdere mai la speranza, non lo fare.
Non lasciare mai che un sogno o un desiderio si annullino perché difficili o impossibili da realizzare.
Non permettere a nessuno di dirti che stai lottando inutilmente, che hai perso in partenza, che è evidente quanto gli altri abbiano ragione e tu invece torto.
Non scendere da quel dolore che ti pesa, che ti consuma, solo per mantenere una posizione di facciata, condiscendente e in parte succube. Il dolore non ha come unico effetto quello di consumare, in realtà a consumare maggiormente ci pensa il tempo, non il dolore. Il dolore è anche forza che costruisce, che alimenta e motiva, che mantiene viva la memoria e con essa le persone. Alcuni inciampano in qualche pietra, e ricordano. Altre pietre nei camposanti mi fanno tristezza perché nessuno le ricorda più, e dimenticando le pietre scompaiono, per sempre, anche le persone.
Ma tu non perdere la speranza nell’assurdo, anche se ti dichiari ateo. Non annullare la tua stessa vita togliendole dignità, o svendendola. Non scordare che puoi certamente aver disperso energie, sbagliato strada, commesso errori e causato dolori inutili agli altri. Puoi forse aver compiuto delitti imperdonabili e non essertene mai pentito, pur consapevole, ma mi auguro ugualmente che tu non perda mai la speranza, che è solo tua.

Io non intendo perderla.
So che non mi offre alcuna certezza.
So che a volte mi sembra di muovermi in un giorno di nebbia lungo vie sconosciute perdendo l’orientamento.
So che non è facile e mi vengono dubbi.
Ed ho pochi mezzi per difendermi, pochissimi. Il principale è un motivo, e quello, per fortuna, non mi manca. Altri mezzi sono il Vermentino, la telefonata ad un amico, una gatta che vuol giocare, Monteverdi che un’amica su facebook mi fa ascoltare e mi fa piangere, o altri commenti vicini a questo. E altri mezzi ancora, che forse non sono pochissimi.

Mi difendo e non perdo la speranza che però non voglio esprimere a parole. Ho paura a scriverla o anche solo a pensarla. Ciao Viz.

                                                                                               Silvano C.©   

(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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